sabato 21 agosto 2010

La principessa indiana di Indu Sundaresan

La principessa indiana è un libro che probabilmente non avrei mai letto. Infatti non l'ho comprato io, l'ha comprato mia sorella, sempre in aeroporto mentre io compravo La quarta verità.
Non l'avrei mai comprato perchè è molto costoso (circa 20 euro), è di media lunghezza (370 pagine circa), non è il mio genere e dalla trama  sembrava un po' una c*****a.

Vi riporto parte della terza di copertina per farvi capire:

"[...] Perché per Jahanara una minaccia ben più imprevedibile e potente si annida tra lo scintillio dorato dell’harem e i profumati giardini di palazzo: l’amore, il desiderio bruciante per un uomo giudicato non adatto al suo rango… Così, mentre lo splendore immacolato del Taj Mahal rischiara le notti indiane, la principessa è costretta a prendere la decisione più difficile e dolorosa della sua giovane esistenza: impedire alla tempesta che le agita il cuore di trascinarla alla deriva. [...]"



La trama sembra quella di un Harmony scadente, ma  nonostante le apparenze La principessa Indiana non è assolutamente un romanzetto rosa. A mio avviso, misteriosamente e incomprensibilmente, la casa editrice Sperling & Kupfer aveva in mente questa distorta immagine romantica e sentimentalistica del libro fin dal momento della scelta della traduzione del titolo. Il titolo originale Shadow Princess, traducibile eventualmente come "La principessa nell'ombra" se non "Principessa Ombra" (che fa troppo PD), premette esattamente quello che sarà il ruolo della protagonista della storia. Smetto subito di polemizzare e passo alla trama.

Siamo nell'India del XVII sec (guarda le coincidenze, sempre nel '600 ma dall'altra parte del mondo rispetto a La quarta verità), più precisamente la storia inizia nel 1631 anno della morte della giovane imperatrice Mumtaz Mahal, madre di quello che diventerà l'ultimo imperatore Moghul. Ma procediamo con ordine.
L'imperatore Shah Jahan cade nella disperazione dopo la morte della sua amata moglie. L'intero impero rischia di crollare, perchè il suo capo, sprofondato nel lutto, si disinteressa completamente agli affari di stato.

E' la primogenita e preferita tra gli eredi al trono, la principessa Jahanara, a dare conforto al padre e a riprende le redini del governo. Un solo pensiero riesce a ridare forza all'imperatore: un progetto grandioso, un gesto d'amore per la sua amata ormai scomparsa, un monumento senza eguali.
Nel libro, la storia della principessa è scandita e intrecciata da un'altra storia, la croncaca della costruzione della "Tomba Luminosa", il simbolo dell'amore eterno dell'imperatore per Mumtaz Mahal: il Taj Mahal.
Mentre i principi e le principesse crescono, Jahanara, la più grande, prende sempre maggior potere, grazie alla sua intelligenza, alla determinazione e sopratutto all'amore del padre. La principessa diventa a soli diciasette anni la donna più potente dell'harem dell'imperatore. Ma tutto il suo potere, Jahanara, lo usa nell'ombra, perchè è una donna e come tale non può partecipare a nessuna attività pubblica. Ma sono le sue parole, i consigli e le mille attenzioni, compiute dietro le quinte, a modificare il corso della storia.
Tra gelosie, intrighi, storia e cronaca ne La principessa indiana passano ben 22 anni di storia Moghul.
La Sundaresan ci accompagna per mano tra i magnifici palazzi, i rigogliosi giardini, gli immortali paesaggi e non smette mai di indicarci ogni piccolo particolare di quest'epoca incantata: dai mille diamanti sui veli delle principesse al sudore dei cavalieri che giocano a polo.
Un libro sicuramente energico, ma non d'azione. Una protagonista forte e fiera, ma non completamente positiva. Una storia affascinante e coinvolgente, ma anche molto triste. Sicuramente un libro diverso rispetto ai canoni dei bestsellers americani, ma proprio per questo in grado di stupire, con il suo stile e il suo ritmo, il lettore occidentale.

Un breve commento sulla figura della principessa:
Ovviamente Jahanara non è l'eroina romantica che volevano rifilarci quelli della Sperling & Kupfer.
Personalmente non credo sia giusto dire che Jahanara rinunciò all'amore, la nostra protagonista avrà più di un amante, si innamorerà e dal suo amore per un amir di corte nascerà un figlio.

La principessa rinunciò a sposarsi, rinunciò ad avere una vita normale per il suo tempo. Ma non lo fece (solo?) per il bene dell'impero o per suo padre, penso che lo fece per se stessa, per il piacere che provava nell'avere il potere nelle sue mani, anche se nell'ombra.


Non mi addentro nei particolari per evitare di  togliervi il piacere del conoscere personalmente questa donna un po' controversa.

RICAPITOLANDO

A chi lo sconsiglio:
A chi ama l'azione, è troppo lento. A chi cerca una storia romantica, lasciate perdere.
Non penso sia un libro da uomini, credo che non lo capireste completamente.

A chi lo consiglio:
A chi vuole conoscere la storia della dinastia Moghul, la storia è del XVII secolo, ma ci sono molti riferimenti anche alla nascita e ai primi decenni della dinastia. A chi è piaciuto La maga delle spezie, il ritmo è molto simile. A chi ama l'India, non potete perdervi la storia del Taj Mahal!

Se non rientrate nelle categorie sopra indicate, ma il mio commento vi ha comunque interessato, che dire, provatelo! Io non rientro in nessuna delle categorie ma sono contenta di averlo letto, è un bel libro, è scritto bene, scorre velocemente. E' un romanzo storico, con personaggi realmente esistiti, ambientato in una realtà completamente aliena alla nostra e di cui sappiamo sicuramente poco. Leggerlo non può fare altro che bene.

F
Per altre informazioni

Sito web dell'autrice : www.indusundaresan.com

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1 commento:

  1. grazie per questo bellissimo post recensione!!!
    mi piace moltissimo come è impostato con i consigli sconsigli alla fine :)
    credo proprio che inserirò subito il libro nella lista deilibri da leggere!! ho letto la maga delle spezie e devo dire che il ritmo mi metteva un pò l'ansia, nel senso che era un pò lentino!! ma mi affascina moltissimo l'India e la sua storia e quella del Taj Mahal nn posso perderla! ho finito di leggere proprio qualche giorno fa Il cielo sopra Darjeeling, continuerò a sognare l'India leggendo questo!
    grazieeee

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